Titolo impegnativo vero? Chissà cosa ti aspetterai adesso… Scopriamolo insieme siamo fra noi e ci confrontiamo per capire cosa ciascuno di noi intende …
E sì, perché il mio senso della vita può essere diverso dal tuo, e dal suo, e da quello di altri, e di altre ancora…
Spesso, invece, non pensiamo a questo e tendiamo a generalizzare. La generalizzazione è uno degli elementi a cui occorre fare sempre attenzione. Ce lo hanno insegnato già nell’apprendimento dei primi rudimenti della comunicazione efficace.
Generalizzare consiste nel dire (agli altri o a sé stessi, bada bene anche a sé stessi), frasi del tipo “Tutti fanno cosi”, “Non ci si può fidare di nessuno”, ecc… E in ambito aziendale, ad esempio “Qui nessuno prende decisioni” “Tutti fanno quello che gli pare”…
Le generalizzazioni sono alla base di ciò che decidiamo di credere riguardo al mondo, nel bene e nel male. Occorre fare attenzione tra l’altro, perché, sempre nella comunicazione, la generalizzazione rappresenta un’abbreviazione di parti del nostro pensiero. Perché fare attenzione? Perché tutto ciò che noi abbreviamo viene sostituito dal pensiero dell’altro.
Ergo… se non esplicito qual è il mio senso della vita, e faccio una generalizzazione, il mio senso della vita verrà sostituito da quello dell’altro/ dell’altra.
Allora? 🤔🤔 qui siamo in ambito aziendale … Oddio adesso si parlerà di temi fritti e rifritti😴😴 Noooo… 😉😉Prometto che farò di tutto per evitarlo.
Allora, guardiamo le cose da un punto di vista differente… Ti ricordi, ancora nei tuoi corsi di comunicazione? Qual è l’altra cosa fondamentale da cui partire? “Dal punto di vista dell’altro”… (ehm… dall’empatia).
Comprendiamo l’altro allora…
Diceva mio nonno “Lavorare è fatica” … Dunque c’era qualcuno che provava dolore in qualche modo? Sì, e in realtà ancora oggi c’è! e sono in molti…
Dolore mi stai dicendo? A questo proposito mi viene in mente un “tal” Martin Seligman, lo conoscI? Psicologo, fondatore della Psicologia Positiva, uno dei più importanti del nostro tempo. Ha dato una svolta agli studi psicologici decidendo di spostare il focus di ricerca non più sulle cause e conseguenze del dolore, ma piuttosto sulle cause e conseguenze della felicità.
Ha dimostrato che, conoscendo le cause della felicità, è più semplice poter lavorare su un piano formativo e sociale, per diffondere una cultura in grado di favorire “lo star bene”, e per costruire buone prassi da realizzare, e soprattutto da sostenere.
Diffondere una cultura, mi dici? Ma questo è uno dei fondamenti aziendali!! “diffondere la cultura dell’azienda, la vision, la mission” dentro e fuori… E raggiungere gli obiettivi, aziendali!
Ma cosa succede se gli obiettivi aziendali non sono i mei obiettivi? Accade che cala la performance, la produttività, l’efficacia, l’efficienza!!… Questo perché il mio pensiero viene sostituito da quello di altri, così come nella generalizzazione.
Qual è la via per l’azienda? O meglio una delle vie da percorrere?
Prima di tutto, all’interno dell’azienda gli obiettivi sono differenti. Me l’hai già detto …. E lo so che lo sapevi già, che gli obiettivi di un manager, di un imprenditore, dei collaboratori o collaboratrici sono differenti. Allora perché non applichiamo una procedura, un percorso che ci assicuri che ci sia un allineamento di obiettivi? Che ciascuno arrivi a questi obiettivi comuni, definiti e chiari, condivisi, anche attraversando strade diverse? Sappiamo che Ognuno di noi è diverso!
Le difficoltà possono nascere spesso dalle differenti interpretazioni del contesto, ad es. un capo può credersi molto partecipativo e democratico, mentre i collaboratori possono sentirsi in relazione asimmetrica e autoritaria. Molte delle difficoltà nascono da difficoltà di comunicazione (aziendale di base).
Relazione asimmetrica? Sì certo,
Ricordi Paul Watzlawick? il 5° Assioma della Comunicazione Umana: “gli scambi comunicativi possono essere simmetrici o complementari”
Simmetrica è una relazione dove le persone coinvolte interagiscono con l’assunto di essere uguali; piano paritario;
Complementare è una posizione di superiorità oppure di inferiorità nei confronti dell’altro (one-up, dominante/one-down, sottomesso).
Attenzione, perché se non teniamo conto di questo fondamentale assioma, e della fondamentale importanza della comunicazione, per (imparare ad) instaurare una relazione efficace, e di sostenerla nel tempo, potremo fare tutti gli investimenti in work-life balance e wellbeing aziendale che vogliamo, e tutti i corsi di formazione che riteniamo utili, Ma non avremo mai un risultato efficace e duraturo nel tempo.
Che ne pensi? Vuoi aggiungere qualcosa? Aspetto i tuoi punti di vista, osservazioni, consigli.
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Ah già… Sì, hai ragione… non ti ho detto qualcosa di “fritto e rifritto”, eccolo, è sempre utile
Fattori che influenzano la produttività
- la motivazione;
- il senso di appartenenza;
- la corretta circolazione delle informazioni;
- la flessibilità;
- la fiducia delle persone;
- la collaborazione.
Sono gli item che dovrebbero essere una bussola per la Gestione delle Tue Risorse Umane, ma come puoi ben vedere hanno molti collegamenti nella tua Organizzazione Aziendale.